Arti e Mestieri
dal Ciclo delle Formelle del Campanile di Giotto
Quando mi sono imbattuto per la prima volta nei bassorilievi del campanile di Giotto ero nella la gipsoteca dell’Istituto Statale d’Arte di porta Romana, un luogo per me affascinante dove sono concentrate le riproduzioni in gesso delle più importanti opere scultoree di Firenze.
Studiando gli esagoni del ciclo pensato da Giotto ho potuto comprendere la Firenze del suo tempo ed apprezzare la laboriosità e la rinnovata cultura dei suoi abitanti. Durante il periodo medievale la rappresentazione delle arti e dei mestieri era legata ai cicli stagionali, secondo la teologia dell’epoca le forze superiori governano la vita e l’uomo diventa l’artefice di sé stesso attraverso l’uso del suo intelletto. Questo spirito si può trovare anche nelle parole che Dante fa pronunciare ad Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno quando convince i suoi compagni di viaggio a superare le famose colonne d’Ercole, simbolo del confine tra noto e ignoto:
"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza."
Ho deciso di riprodurre queste 13 opere in argento perché sono un concentrato di cultura, arte e filosofia della mia città, sono il simbolo dell’uomo che supera sé stesso. Ogni formella ha un significato speciale che ti invito a scoprire qui sotto, darla in dono, è l'augurio ad eccellere nella propria arte o mestiere.
Mauro Bandinelli Maestro Orafo
